PELLEGRINO ARTUSI..... |
LA VITA |
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La vita; |
Il libro intende porre degli interrogativi con l'intento di scavare e indagare ulteriormente sulla vita e sulle opere di questo personaggio, sui suoi contorni, sulle sue luci e sulle sue ombre. L'Artusi è o non è un cuoco d'oggi, è superato o può ancora insegnarci qualche cosa? E' giusto quindi indagare lungo questitinerario di lettura assieme al parere desperti che certamente in questi anni hanno contribuito a rendere viva la sua presenza.
Il libro vuole
essere anche una guida ad un percorso artusiano nei luoghi che lo videro protagonista.... |
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PELLEGRINO ARTUSI..............LA VITA (1820-1911) Pellegrino
Artusi nacque a Forlimpopoli il 4 Agosto 1820 da Agostino e Giunchi
Teresa. L'anno seguente alla nascita di Pellegrino ebbero luogo i primi
moti rivoluzionari ed a quelli del 1831 partecipò anche suo padre
Agostino che come membro del comitato di Governo provvisorio in
Forlimpopoli firmava un proclama in data 6 Marzo 1831, inneggiante alla
libertà, all'unione, alla patria. In tale clima rivoluzionario cresceva
il piccolo Pellegrino assieme ai numerosi fratelli e sorelle che
accrebbero l'agiata famiglia con continuità fino al 1832, anno in cui
nacque Maria Franca, l'ultima di dodici figli. In
quell'anno la famiglia Artusi era composta di 10 unità (Pellegrino, il
padre Agostino, la madre Giunchi Teresa e sette sorelle, Angiola (n.1817),
Antonia (n.1818), Pellegrina (n.1819), Colomba (n.1822), M.Geltrude (n.1827),
M.Rosa (n.1829), Maria Franca. Erano morti tre fratelli: Pellegrino
(1814), Nicola (1825-27), Nicola (1830-31) e una sorella: Angela (1816). Giovinetto
l'Artusi frequento le scuole del seminario di Bertinoro e studiò poi
lettere all'Università di
Bologna anche se mancano conferme nei documenti dell'Ateneo Bolognese. In
seguito aiutò il padre nel commercio recandosi per affari in varie città
dello Stato Pontificio e degli stati limitrofi. Infatti sono stati
rinvenuti a Forlimpopoli 2 passaporti intestati al "mercante"
Pellegrino Artusi, uno dell'anno 1845 richiesto per Trieste, l'altro del
1846 per Padova. Tale attività durò fino all'anno 1851. Quell'anno
la serenità della famiglia venne turbata dalla banda del Passatore la
sera del 25 Gennaio.
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ARTUSI
SECONDO L'ASTROLOGO..... Artusi, Sole-Venere congiunti in Leone, amava senza dubbio gaudentemente i piaceri della vita, e non era d' accordo con tali attribuzioni. Insieme al poeta L.Stecchetti si espresse per una pari dignità tra i sensi, per portare i cosidetti "bassi istinti" alla pari degli "altri istinti", associando l'estro e l'arte anche con il gusto e il tatto, veicoli di quelle pulsioni vitali che tramite la soddisfazione del mangiare e del sesso sono indispensabili alla soprav-vivenza e alla riproduzione della specie. Lo Zodiaco appoggia pienamente la tesi dal momento che Giove-oralità e piaceri e Nettuno-estro e genialità costituiscono i paralleli con funzioni di sviluppo ed evoluzione, domiciliati in Sagittario e Pesci. A corollario nel tema dell'Artusi questi due segni sono super-occupati e stimolati reciprocamente: la congiunzione Giove-Plutone in Pesci indica la geniale creatività nel rapporto con il cibo, mentre Nettuno-Urano in Sagittario prospettano ampie esplorazioni concretizzate con gustosa varietà. Il trigono di Mercurio rappresenta il desiderio di lasciare tracce delle proprie scoperte, scrivendo ricette che supereranno le barriere del tempo......I pianeti dell'Artusi sono tutti in domicili o esaltazioni A-B di Y e Luna: Sagittario, Pesci e Leone, Gemelli, Vergine, Ariete. L'insaziabilità del Giove leso si manifesta col bisogno di esibire la propria creatività culinaria.....
Pellegrino Artusi nacque a Forlimpopoli il 4 agosto 1820,ma non sappiamo
a quale ora. L'Artusi è un leone e ciò spiega il suo attaccamento al
lusso, all'eleganza nel vestire, alla ricerca del benessere, il suo
coraggio, l'intraprendenza, la sua bontà e generosità: doti queste
ultime dovute anche ad altri fattori. La luna in gemelli ci indica la sua
comunicativa, le sue attitutidini allo scrivere, agli studi, il suo estro,
la sua versatilità (da commerciante a finanziere, da letterato a
gastronomo). Ma un oroscopo, per essere completo, deve contenere quanti più
elementi possibile, primi fra tutti le dodici case. Però non sappiamo
l'ora di nascita ed allora che fare?...Solitamente un oroscopo lo si fa
per trarre delle previsioni su quello che sarà il futuro della vita del
soggetto in esame, ma l'Artusi la sua vita, almeno quella terrena, bene o
male l'ha vissuta e da tempo conclusa: ne conosciamo alcuni fatti
salientim, per cui tenteremo un ragionamento "a ritroso",
butteremo lì una domificazione (insieme delle case) e poi procederemo a
verifica per vedere se i conti tornano.
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L'ARTUSI A FORLIMPOPOLI, E A BERTINORO ....E LE DONNE DEL SUO TEMPO
Aveva
vissuto oltre 90 anni senza approdare al matrimonio e nulla è trapelato
della sua vita affettiva. Ma da buon romagnolo apprezzava la donna bella,
sana, arguta, di tratti aggraziati e morigerata nei costumi. La
prima edizione del suo libro si chiudeva con questo codicillo:"Chiudo
quest'appendice e dò termine al mio lavoro, descrivendo per voi signore
di gusto delicato r fine il seguente gelato nella persuasione che lo
aggradiate molto; ed avendo spesse volte rivolto a voi il pensiero nel
compor questi piatti onde interpretare e soddisfare anche il vostro gusto,
così non posso distaccarmi da voi senza augurarvi che conserviate a lungo
gli invidiabili pregi della florida salute e della bellezza. -Gelato di
latte alle mandorle-". Ma
ecco il suo pungente spiritaccio farsi sotto: in questo appunto Artusi si
scaglia contro le donne:"...Compassionate quelle signore che ricevono
quasi allo scuro, che quando andate a visitarle inciampate nei mobili e
non sapete dove posare il cappello...Per il loro costume di vivere quasi
sempre in penombra e perchè tende naturalmente il loro sesso a ber poco
vino e a cibarsi scarsamente di carne preferendo i vegetali e i dolciumi,
non trovate fra loro le guance rosee, indizio di prospera salute, le belle
carnagioni tutto sangue e latte, non cicce sode, ma flosce e visi come le
vecce fatte nascere al buio per adornarne i sepolcri il Giovedì santo.
Qual meraviglia, allora, di veder fra le donne tante isteriche, nevrotiche
ed anemiche?". |
Artusi nasce a Forlimpopoli nel 1 La Piazza di Forlimpopoli: la sua casa natale. |
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PELLEGRINO ARTUSI A LIVORNO NEL 1851 L'EPISODIO DEL PASSATORE DI CUI ARTUSI FU
VITTIMA ASSIEME ALLA SUA FAMIGLIA, TRASFERITOSI A FIRENZE, DECISE DI
DEDICARSI ALLE ATTIVITA' COMMERCIALI CHE IL PADRE GLI AVEVA INSEGNATO E
L'ANNO SEGUENTE EBBE LA OPPORTUNITà DI ENTRARE IN UN PIU' VASTO GIRO
D'AFFARI NELLA VICINA LIVORNO PRESSO UNA CASA COMMERCIALE. PELLEGRINO ALLOGGIAVA IN PIAZZA DEL VOLTONE IN UNA
PALAZZINA TUTTA BIANCA E NUOVISSIMA TENUTA DA UN CERTO DOMENICI. NE PARLA
LO STESSO ARTUSI A PROPOSITO DEL MINESTRONE:
"Mi
trovavo a Livorno al tempo delle bagnature l'anno di grazia 1855, e il
colera, che serpeggiava qua e là in qualche provincia d'Italia, teneva
ognuno in timore di un'invasione generale che poi non si fece aspettare a
lungo. Un Sabato sera entrò in una trattoria e dimandò:- Che c'è di
minestra? - Il minestrone, mi fu risposto. - Ben venga il minestrone-
diss'io. Pranzai e, fatta una passeggiata, me ne andai a dormire...ma la
notte cominciai a sentirmi una rivoluzione in corpo da fare spavento;
laonde passeggiate continue a quel gabinetto che più propriamente in
Italia si dovrebbe chiamar luogo scomodo. -Maledetto minestrone, tu non mi
buscheri più! - andavo spesso esclamando pieno di mal animo contro di lui
che era forse del tutto innocente e senza colpa veruna. Fatto giorno e
sentendomi estenuato presi la corsa del primo treno e scappai a Firenze
ove mi sentii subito riavere. Il Lunedì
giunge la triste notizia che il colera è scoppiato a Livorno e per primo
ne è stato colpito a morte il Domenici. Altro che minestrone!".
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